La “presentazione” nella delicata fase dell’accoglienza è il primo passo per la conoscenza tra noi e coloro ai quali può interessare il nostro servizio. Conoscere, ascoltare, e poi fare, sono le parole chiave del lavoro dell’E.C.A.S.S., direzionate a capire i bisogni della persona ed articolare un progetto riabilitativo personalizzato. L’accoglienza è intesa come l’inizio del processo terapeutico, a cominciare dal primo contatto attraverso un servizio attento di segreteria. A tale scopo, occorre predisporre un servizio di ascolto che orienti verso le risposte più idonee al bisogno o disagio dell’Utente, stando dentro una rete di servizi territoriali con cui condividere il lavoro per ottimizzare il progetto riabilitativo. Questo fa sì che tutte le parti (ambientali, familiari, sociali, sanitarie, culturali) concorrano alla partecipazione del fare terapeutico – riabilitativo. Ciò significa definire il setting, e predisporsi verso la comprensione delle problematiche emergenti e sottintese. Si giunge così a fare una prima valutazione, e poi offrire più informazioni possibili circa il servizio più idoneo. In alcuni casi è invece opportuno inviare ad altri centri le persone che non si gioverebbero dei nostri servizi.
Nella fase dell’accoglienza vengono date informazioni sulle modalità di accesso, e relative ai servizi erogati. Vengono inoltre illustrate le norme a tutela della privacy e del consenso informato.
Responsabile dell’accoglienza sono i Responsabili Operativi dei servizi.
Il primo STEP dell’accoglienza, quindi, è gestito in modo centralizzato per i tre Servizi, a cura del Direttore Sanitario (D.S.) e della Responsabile della L.A.
Al primo contatto che si realizza da parte di un potenziale utente interessato ai servizi riabilitativi E.C.A.S.S. (telefonici, per mail, o di persona), si comincia a confezionare un “primo fascicolo utente”, composto di tre elementi:
Il fascicolo completo dei tre elementi viene posto nella cartella relativa, separatamente per tipo di servizio richiesto (Residenziale, Semi Residenziale, Non Residenziale Adulti, Non Residenziale Minori) e l’utente viene formalmente inserito in lista d’attesa, nel software 4Handy.
I principi generali che guidano la lista di attesa e l’accesso ai Servizi dell’ECASS sono essenzialmente due: equità e trasparenza.
Come detto sopra, alla consegna all’ECASS della copia della “Autorizzazione” della ASL, l’utente viene inserito in lista di attesa. Preliminarmente alla chiamata per l’inserimento nei servizi viene effettuata una conclusiva valutazione di idoneità rispetto alle caratteristiche specifiche del Centro Riabilitativo E.C.A.S.S. tale valutazione è svolta dal Direttore Sanitario e dal Medico Responsabile del progetto riabilitativo, e se ne lascia evidenza.
Criteri di chiamata per l’inserimento nei Servizi:
Criteri: Cronologico
Segnalazione di urgenza dalla ASL competente
Soddisfacimento dei criteri di chiamata
Per tutti i Servizi
appropriatezza della richiesta
passaggio di Servizio all’interno dell’ECASS
carattere di urgenza dichiarato dal servizio ASL inviante
Per il Servizio Residenziale:
compatibilità coi gruppi esistenti
appartenenza al “genere” del posto disponibile
età minima 18 anni
età massima non avanzata
Tempi di attesa previsti 24 mesi – Tempi di attesa medi effettivi 18 mesi
Per il Servizio Semiresidenziale:
compatibilità coi gruppi esistenti
età minima 18 anni – età massima non avanzata
Tempi di attesa previsti 15 mesi – Tempi di attesa medi effettivi 10 mesi
Per il Servizio Non Residenziale:
Per l’ammissione al Servizio non Residenziale, fatta salvo il rispetto della posizione nella lista di attesa, devono essere tenuti in conto, per motivi clinici ed organizzativi, i seguenti aspetti:
Tempi di attesa previsti Tempi di attesa medi effettivi
MINORI 62 mesi 62 mesi
ADULTI 62 mesi 62 mesi
Responsabile della lista di attesa è il Direttore Sanitario Prof. Corrado Dastoli . La chiamata per l’inserimento nei nostri Servizi rispetta i criteri sopra riportati, fatte salve, per il Semi Residenziale e Residenziale, le esigenze di compatibilità con i gruppi di utenti presenti, e, in generale, alcune situazioni particolari documentate. La valutazione è svolta dal Direttore Sanitario e dal Medico Responsabile del progetto riabilitativo, e se ne lascia traccia.